1. COME SONO DIVENTATO LA SUA FEMMINUCCIA
    2 parte

    AvatarBy trillyna92 il 14 Aug. 2016
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    Sentii l’ascensore fermarsi al mio piano e subito dopo il suono del campanello alla porta. Andai ad aprire con il cuore che mi scoppiava.
    Mi apparve un uomo massiccio, muscoloso, alto almeno venti centimetri più di me.
    Mi fissò da capo a piedi “Femminuccia, sei uno schianto” disse mentre il suo viso si allargava in un sorriso beffardo.
    Gli feci cenno di entrare mentre mi affrettavo a chiudere la porta per paura che i vicini ci sentissero.
    Rimasi lì in piedi, davanti a lui, senza riuscire a muovere un passo. Lui mi girò intorno per esaminarmi attentamente. Poi, con un dito mi sollevò da dietro il vestitino per scoprirmi il sedere.
    “Bel culo. Sei davvero carina. Non si direbbe che sei un maschietto. Hai davvero 22 anni? Sembri più giovane.”
    “Sì, li ho compiuti il mese scorso.”
    “Hai un amante?” mi chiese.
    “Come?” La domanda era chiara ma io avevo la testa confusa.
    “C’è qualcun altro che ti scopa?” disse spazientito.
    “No, sono single.” Balbettai.
    “Non dirmi che hai ancora il culetto vergine?”
    Non ero abituato a quel tipo di conversazione tanto che abbassai lo sguardo e non dissi nulla.
    “Allora? Non rispondi? ”disse lui. Quindi si alzò e afferrandomi da dietro mi piegò contro il tavolo. Il vestitino era così corto che non ebbe nemmeno bisogno di sollevarlo, fu sufficiente che mi abbassasse le mutandine a metà coscia, per denudarmi il sedere.
    “Resta così ferma che voglio guardarti bene!”
    Rosso di vergogna gridai aggrappandomi ai bordi del tavolo: “Noo, ti prego, non l’ho mai fatto.”
    “Zitta e Inarca la schiena” mi intimò dandomi una violenta pacca sul sedere.
    Rassegnato obbedii: subito avvertii qualcosa di molto grosso e duro cercare di forzare l’entrata posteriore.
    “Ti prego no, non così” implorai con le lacrime agli occhi.
    “Zitto femminuccia… inarca ancora di più.”
    Mi era addosso, sentivo il suo respiro sulla nuca.
    “Lasciati andare” mi disse “Ti farò impazzire e dopo non potrai più farne a meno.”
    Ma io, per quanto mi sforzassi non riuscivo proprio a rilassarmi.
    “E’ troppo stretto…” disse lui dopo qualche tentativo inutile di forzarmi il retto. “Sei davvero vergine. Dovrò allargarti.”
    Poi si sollevò e sentii che armeggiava con qualcosa..
    Feci per ricompormi ma lui mi bloccò piegato sul tavolo.
    “Rimani così. Allarga le natiche con le mani.”
    Obbedii ancora una volta. Girando la testa vidi che mi stava scattando delle foto col cellulare.
    Rabbrividii. Ero nelle mani di un sadico.
    Dopo avermi fotografato iniziò a sculacciarmi fino a farmi il sedere rosso. Con il respiro in affanno, le palpebre chiuse, mordendomi il labbro inferiore arcuai ancor di più le reni in maniera da offrirgli ancor di più il bersaglio dei suoi desideri. Il dolore per i colpi non impedirono che un turbamento fortissimo mi coinvolgesse. Il mio piccolo uccello ebbe un’erezione.
    “Cosa c’è d’agitarsi così? Ti piace è… puttanella!”
    E mentre con una mano mi sculacciava con l’altra mi afferrò...

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    Last Post by trillyna92 il 14 Aug. 2016
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  2. COME SONO DIVENTATO LA SUA FEMMINUCCIA
    1 parte

    AvatarBy trillyna92 il 14 Aug. 2016
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    Tutto iniziò un giorno, quando, curiosando in un sito di annunci erotici, il mio occhio fu attratto da un messaggio che sembrava fosse stato scritto per me. Diceva “Muscoloso e superdotato romano cerca giovane travestito predisposto al masochismo e all’ umiliazione”.
    Stuzzicato da queste parole e senza pensare alle conseguenze gli inviai immediatamente un messaggio: “Ho ventidue anni, sono di Roma, e sono molto femminile e sottomesso. Saresti disposto a disciplinarmi? “
    Premetto: non avevo mai cercato e tantomeno avuto rapporti di questo tipo, consideravo questa cosa poco più di un gioco. Per questo non diedi molto peso al fatto che subito dopo avergli scritto, lui mi inviasse un messaggio chiedendomi una foto.
    Sempre più eccitato, assecondai la sua richiesta. Cercai sul mio pc una foto dove apparivo vestito da donna e che metteva in risalto il mio culetto tondo. Poi gliela inviai.
    Avevo un corpo esile, completamente glabro, e un viso delicato dai tratti femminili. Bastava un abitino sexy e un po’ di rossetto per trasformarmi in un’ attraente ragazza.
    Cinque minuti dopo avergli inviato la foto mi rispose: “Vivi sola? Sei pronto ad incontrarmi?”
    Si rivolgeva a me al femminile e la cosa mi intrigava. Però mi sentivo troppo condizionato dalle paure e dai complessi. A malincuore gli scrissi che sì, vivevo sola, e che quella conversazione mi eccitava, ma che non me la sentivo di andare oltre.
    Continuammo così per lungo tempo a scambiarci messaggi: lui ad insistere per incontrarci ed io, pur palesando un’evidente turbamento, a fare resistenza.
    Poi mi chiese il mio numero di cellulare, “così possiamo chiacchierare meglio” mi scrisse, ed io senza pensare alle conseguenze glielo diedi.
    Infatti un minuto dopo il mio telefonino squillò. Era lui. Aveva una voce maschia, sicura, senza nessun accento. Io al contrario farfugliavo come un ragazzina al suo primo appuntamento.
    “Me lo dai o no questo indirizzo? Ti stai comportando come una bambina viziata. Ti meriteresti una dose di sculacciate.”
    Dopo queste parole rimasi in silenzio per molti secondi, mentre un proiettile di calore mi attraversava il corpo, dalla testa fino al sesso.
    Allora lui, come se fosse in grado di leggermi i pensieri, divenne ancor più spavaldo e il tono della sua voce sempre più risoluta.
    “Femminuccia di cos’hai paura? Ho già la tua foto, il tuo numero di telefono se voglio rintracciarti ci metto massimo un’ora… Vedrai ti farò impazzire e dopo non potrai più fare a meno di me”.
    Cosa dovevo fare? Mi sentivo in trappola. E in più, la mia natura masochista e sottomessa stava clamorosamente manifestandosi. Con la testa leggera, senza più un briciolo di volontà, finii per dargli il mio indirizzo.
    “Bene – fece lui - questa notte ci divertiremo. Ovviamente ti dovrai preparare per me. Truccati, mettiti una parrucca , scarpe coi tacchi… roba così. Hai un vestito da cameriera?”
    “No…”
    “Allora compralo. Conosco la zona dove abiti. C’è un sexy shop d...

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    Last Post by trillyna92 il 14 Aug. 2016
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